La settimana scorsa Jajah la annunciato una nuova funzionalità per il suo software di telefonia, il '
tasto Jajah' che permette di inserire un link all'interno di pagine web tramite il quale è possibile essere chiamati senza dover rendere pubblico il proprio numero di telefono. Fra i possibili utilizzi del 'tasto Jajah', la società suggeriva un suo inserimento all'interno delle aste di eBay, per poter rispondere telefonicamente a domande sugli oggetti messi in vendita.
Proprio questo utilizzo ha suscitato una pronta reazione da parte del sito di aste più famoso al mondo, che ne ha vietato formalmente il suo utilizzo appellandosi ad un regolamento che impone che le trattative fra le parti debbano avvenire esclusivamente tramite la piattaforma di eBay, in modo da disporre di un registro delle stesse in caso di contestazione (senza contare che le eventuali vendite che non vengono tracciate privano eBay di una percentuale sul ricavato).
Uno dei manager di Jajah ha fatto osservare che eBay consente da tempo a venditori di inserire un link nelle aste per essere contattati dagli acquirenti tramite Skype, in modo analogo a quanto sarebbe stato possibile fare con Jajah. Il fatto è che Skype è una società di eBay, questo spiega come mai il suo utilizzo sia consentito. eBay tecnicamente non è in grado di impedire ai propri utenti di inserire il 'tasto Jajah' nelle aste, ma ha comunque fatto sapere che cancellerà prontamente ogni inserzione che dovesse contenerli.