Soluzioni antivirus da Check Point Software

25 Marzo 2005 - PuntoCellulare.it
Check Point, società specializzata in soluzioni per la sicurezza su Internet e membro del GSMA Security Group, ha lavorato negli ultimi quattro anni per estendere la propria architettura di sicurezza, in modo da fornire protezione alle reti degli operatori mobili e permettere lo scambio sicuro di servizi dati sulle reti GPRS e 3G. Nel recente passato, sono stati sviluppati virus sperimentali creati per collaudare la loro efficacia sui dispositivi mobili. Ciò ha portato alla diffusione di oltre trenta virus in grado di sfruttare la scarsa sicurezza delle connessioni Bluetooth e l'architettura dei file .SIS del sistema operativo Symbian.

Ad oggi non si è ancora assistito a un attacco su larga scala verso il protocollo dati dei cellulari; tuttavia, in virtù delle previsioni sulla natura onnipresente delle comunicazioni cellulari e delle sempre più elevate velocità di connessione offerte dai servizi 3G e, nel futuro, dai servizi 4G, è verosimile affermare che nei prossimi due anni le minacce che incombono oggi quando si usa un computer portatile connesso ad Internet riguarderanno anche l'uso degli smartphone e delle reti cellulari.

Check Point ha sviluppato ed introdotto un'ampia gamma di soluzioni per la sicurezza endpoint e continuerà a lavorare per estenderle e proteggere la più ampia gamma di telefoni cellulari presenti sul mercato. Check Point è oggi in grado di fornire soluzioni di sicurezza per smartphone e dispositivi basati su sistemi operativi Windows Mobile (Pocket PC). Check Point continuerà ad espandere la propria linea di prodotti Integrity SecureClient ed il proprio servizio di aggiornamento SmartDefense per fornire sicurezza end-to-end anche alle transazioni dati su reti cellulari. Verranno estese le funzionalità del firewall per reti cellulari FireWall-1 GX in modo da far fronte alla diffusione di problemi come quelli che riguardano i files .SIS del sistema operativo Symbian e si punterà ad un approccio più granulare per porre in “quarantena” i singoli telefoni cellulari che generano attività sospette. Verrà inoltre ampliata l'interoperabilità con le applicazioni degli operatori mobili per permettere l'accesso ai log dei sistemi di sicurezza e l'esecuzione dei comandi attraverso il firewall.

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