La GSM Association si pronuncia sulla questione dell' OMA DRM
Il consiglio della GSM Association (GSMA), l'associazione che riunisce le aziende che operano nel settore della telefonia GSM, ha chiesto che vengano riviste le condizioni di licenza proposte da MPEG LA e dalle altre aziende che detengono i brevetti, per l'adozione dello standard Open Mobile Alliance's (OMA) Digital Rights Management (DRM) 1.0, una tecnologia alla base dell'implementazione dei futuri servizi per il download di contenuti digitali per i cellulari. Parlando a nome del consiglio, l'amministratore delegato della GSM Association ha confermato il malcontento per quanto riguarda i termini di licenza proposti da MPEG LA, giudicati 'impraticabili, eccessivi e con una visione di breve periodo'.
La GSM Association crede che i suoi associati non solo ritengono che pagare un contributo per ogni dispositivo venduto sia irragionevole ed eccessivo, ma anche che un contributo per ogni transazione sia impraticabile sul mercato. Tutto questo rischia di avere ripercussioni sulla frammentazione dei servizi, provocando costi addizionali, ritardi ed una riduzione nella futura crescita e nella innovazione a danno delle industrie che producono cellulari, contenuti e, di riflesso, anche sui consumatori.
'In base alle chiare risposte degli operatori di tutto il mondo il nostro consiglio comprende che i membri siano obbligati a stare lontani dagli standard OMA DRM da uno schema di licenza non accettabile. Per fornire ai consumatori i servizi ed i contenuti che desiderano, gli operatori avranno come unica opzione quella di considerare l'adozione di soluzioni DRM proprietarie. Queste soluzioni avranno sicuramente costi di licenza inferiori, ma provocheranno problemi ai consumatori che vanno in roaming, che cambiano operatore o desiderano scambiare contenuti con altri utenti', commenta Craig Ehrlich, presidente della GSM Association.
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