Sony Ericsson ha registrato una perdita superiore alle aspettative nel quarto trimestre dello scorso anno, pari a 187 milioni di euro contro i 373 milioni di utili dello stesso periodo del 2007. In calo del 21 per cento anche le vendite della joint venture nippo-svedese, con 24.2 milioni di telefoni cellulari nell'ultimo trimestre del 2008.
L'unica buona notizia arriva dall'aumento da 109 a 121 euro, sempre durante il trimestre scorso, del prezzo medio di vendita (ASP - average selling price) dei cellulari Sony Ericsson, un risultato in parte dovuto all'introduzione di modelli di fascia alta come lo smartphone
Xperia X1 e il
C905 con fotocamera da 8.0 megapixel. L'ammontare dei telefoni Sony Ericsson invenduti, ha dichiarato il responsabile generale delle vendite, Anders Runevad, è stato leggermente inferiore a quello registrato un anno fa e dovrebbe comunque essere smaltito entro la prima metà dell'anno.
La società adesso non esclude nuovi tagli del personale, nell'ambito di un progetto già avviato che avrebbe dovuto portare ad un risparmio di 300 milioni di euro l'anno. Un portavoce della società ha dichiarato ieri che i tagli consentiranno un ulteriore risparmio di 180 milioni di euro dalla fine del 2009.