Vodafone - gli investimenti statali non devono favorire singole aziende
'Il nostro paese ha una industria delle telecomunicazioni tra le più avanzate al mondo. Nel mobile questo è frutto di una forte concorrenza. Vodafone ha investito moltissimo in Italia, dal '94 15 miliardi di euro, e lo sta facendo anche nelle telecomunicazioni fisse dove però la rete è nel controllo di un solo operatore. Ci dobbiamo chiedere con quale assetto dobbiamo affrontare la realizzazione di una rete di nuova generazione. Di certo vanno bilanciate spinta all'investimento e livello di concorrenza senza rimonopolizzare il mercato. L' Agcom ha un ruolo cruciale, di enorme responsabilità nel definire le corrette condizioni economiche di accesso. Mai come oggi le scelte dell'incumbent possono condizionare tutto il sistema delle telecomunicazioni, la concorrenza e l'investimento degli operatori alternativi', ha dichiarato questa settimana Bianca Maria Martinelli, direttore affari pubblici e legali e consigliere di amministrazione di Vodafone Italia, in occasione dell' VIII* Forum delle Tlc di Business International a Roma.
'Abbiamo anche di fronte una decisione sui tempi: quanto deve durare la rete in rame è un'altra scelta importante nelle mani dell'incumbent. Infine, l'intervento pubblico: sia nelle aree in digital divide, dove si può intervenire con tecnologie fisse o mobili, sia come sostegno allo sviluppo di Ngn deve essere efficiente e terzo rispetto alle imprese, senza privilegiare nessuno', ha concluso la Martinelli.
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