Samsung porta la tecnologia NFC ai Musei Capitolini

23 Novembre 2011 - Roberto Bracco
I Musei Capitolini, il più antico museo pubblico del mondo, sono i primi in Italia a dotarsi dell'innovativa tecnologia NFC che fornisce informazioni sulle opere esposte tramite smartphone. Il servizio, nato da un'idea di Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, è stato affidato a Samsung Electronics Italia dopo la sua risposta positiva ad un'indagine condotta tra i grandi produttori del settore.

Oltre a mettere a disposizione 200 telefoni cellulari Samsung Star in versione con NFC per tutti i visitatori, Samsung Electronics ha supportato i Musei Capitolini nello sviluppo di tutta l'iniziativa. Il servizio sarà operativo già da domani 24 novembre e inizialmente interesserà circa 300 opere nelle sale di Palazzo Nuovo, Palazzo dei Conservatori e Pinacoteca.

Il sistema è semplicissimo da usare. I visitatori che dispongono di uno smartphone dotato di tecnologia NFC di qualsiasi produttore possono usarlo direttamente, mentre chi non lo ha può ritirare in biglietteria i terminali adatti messi a disposizione da Samsung senza alcun costo aggiuntivo sul biglietto. La trasmissione delle informazioni funziona in modo automatico, basta avvicinare lo smartphone al tag posizionato accanto ad un'opera per far aprire il suo browser web con la pagina di approfondimento: titolo e autore quando conosciuto, descrizione e interpretazione, datazione, contesto artistico e via dicendo.

I tag NFC, grandi pochi centimetri, sono piccolissime antenne che possono essere lette da smartphone dotati di questa tecnologia. L'emissione di onde radio è bassissima, tant'è che è necessario avvicinare lo smartphone a 1-2 cm di distanza perché possa ricevere il segnale del tag. Le informazioni per ora sono in italiano e inglese, ma al sistema saranno aggiunte nuove lingue e nuovi tag.

Nei prossimi mesi, inoltre, il servizio sarà esteso alla quasi totalità delle opere esposte nelle sale dei Musei Capitolini, andando ad integrare i sistemi informativi tradizionali già presenti (didascalie e totem), con particolare efficacia nelle sale storiche dove è più problematica l'istallazione della segnaletica tradizionale a stampa. Si tratta quindi di un progetto estremamente flessibile e dalle enormi potenzialità di sviluppo che potrà essere utilizzato anche per fornire informazioni su esposizioni temporanee e prestiti.