Le tasse sui cellulari bloccano lo sviluppo dei paesi poveri

27 Settembre 2005 - PuntoCellulare.it
Uno studio della GSM Association, l'associazione che raggruppa le principali aziende che operano nel settore della telefonia mobile, sostiene che nei paesi in via di sviluppo le vendite di telefoni cellulari e le comunicazioni mobili in genere potrebbero beneficiare di una forte crescita se le autorità governative decidessero di sopprimere le tasse che gravano sui cellulari.

Ben Soppitt, l'analista della GSM Association responsabile dello studio dei mercati emergenti, è arrivato alla conclusione che se le tasse fossero soppresse nei prossimi cinque anni si potrebbero vendere circa 930 milioni di telefoni cellulari in più, generando nei 50 paesi presi in esame 45 miliardi di dollari in tasse collegate ai servizi mobili. Con il 44 per cento la Turchia si aggiudica il primato per quanto riguarda le tasse sulle comunicazioni, seguite da Siria, Zambia, Kenya, Argentina, Brasile e Perù che applicano una tassa superiore al 20 per cento.

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