La decisione di Nokia, a febbraio dello scorso anno, di abbracciare il sistema operativo Windows Phone, ha provocato una reazione inaspettata da parte degli azionisti, che hanno avviato una class action contro la società per aver ingannato gli investitori e provocato ingenti perdite, finanziarie e di quote di mercato. Nel mirino in particolare il numero uno di Nokia, Stephen Elop (ex dirigente Microsoft), che avrebbe mentito al mercato, affermando che grazie all'accordo con Microsoft i titoli della società ne avrebbero beneficiato.
Nokia ha dichiarato nel tardo pomeriggio di ieri di essere venuta a conoscenza della class action, presentata il 3 maggio presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti a New York. La società finlandese ritiene che le accuse siano prive di fondamento e si difenderà pertanto nelle sedi appropriate.