Questa settimana, nel corso del World Summit on the Information Society di Tunisi, è stato mostrato un prototipo parzialmente funzionante di un computer portatile destinato ai paesi in via di sviluppo, che una volta lanciato sul mercato avrà un costo non superiore ai 100 dollari.
Il portatile ha una scocca di colore giallo e verde in gomma che lo rende resistente agli urti e un processore a 500 MHz. Lo schermo può funzionare sia a colori che in modalità monocromatica, per risparmiare energia elettrica, saranno presenti inoltre quattro porte USB e funzionalità di connettività rudimentali. Per alimentare il computer e ricaricare la batteria sarà sufficiente girare la manovella incorporata, un minuto di ricarica dovrebbe fornire un'autonomia di circa 40 minuti con lo schermo in modo monocromatico.
L'intenzione sarebbe quella di trovare adesso un produttore pronto a realizzare nel giro di un paio di anni alcune decine di milioni di questi computer super-economici, da vendere poi ai governi dei paesi interessati affinchè possano essere distribuiti ai giovani studenti. Nel frattempo ci si chiede fino a che punto questa iniziativa possa avere successo, visto che molte famiglie nei paesi in via di sviluppo, che faticano a racimolare i pochi soldi necessari per mangiare, potrebbero arrivare a vendere i computer dando così vita ad un mercato parallelo.