Un appello da parte della AIIP contro il monopolio di Telecom Italia
La AIIP (Associazione Italiana Internet Providers), l'associazione che raggruppa 45 operatori di telecomunicazioni che collettivamente hanno la maggioranza del mercato della larga banda non detenuto dall'operatore ex monopolista legale ha inviato all' Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCOM) un appello per chiedere l'approvazione del provvedimento che dovrebbe portare le offerte all'ingrosso di Telecom Italia a un prezzo orientato ai costi (cost-plus), superando il precedente regime di retail-minus (il prezzo ai concorrenti è quello ai clienti finali, dedotti i costi evitabili, lasciando così a Telecom i profitti monopolistici sui servizi wholesale).
AIIP teme infatti - si legge nell'appello diffuso dalla stessa associazione - che il regime di monopolio, eliminato dalla telefonia, riprenda forma in quello della banda larga e per questo ritiene essenziale che il provvedimento da approvare raccolga le osservazioni svolte dai concorrenti di Telecom Italia nella consultazione pubblica e sia conforme allo spirito delle Direttive Comunitarie e agli auspici del Presidente dell'AGCOM.
La mancata applicazione del cost-plus alle ADSL senza fonia - prosegue la nota dell' AIIP - ucciderebbe sul nascere le offerte degli operatori che offrono servizi voce in IP su ADSL, che verrebbero gravati dal “balzello” di un canone aggiuntivo, distaccato dai relativi costi, per le linee Adsl senza fonia. Prima dell'insediamento degli attuali Commissari, Telecom Italia aveva già tentato di imporre simili condizioni, ritenute in violazione della Delibera 217/00/CONS e dei contratti wholesale in vigore con gli operatori concorrenti, salvo poi rinunciare a quello che, all'epoca, AIIP defini un 'balzello non dovuto'.
L'obiettivo è di evitare che Telecom Italia possa ritenersi libera di commercializzare offerte a larga banda alla clientela finale senza fornire preventivamente i necessari dati tecnici ed economici ad AGCOM, In mancanza di tale misura AGCOM altrimenti potrebbe intervenire - in caso di offerta anticompetitiva - solo a vendite già avviate, abdicando, di fatto, ed in contrasto con gli auspici del suo presidente, al proprio ruolo regolatorio. Telecom è stata condannata per pratiche anticompetitive 9 volte nell'ultimo decennio dalla sola Autorità Antitrust, senza contare i provvedimenti della giustizia ordinaria. Come misura pro-competitiva nel corso di un recente procedimento antitrust, precedente all'insediamento degli attuali Commmissari dell'AGCom, Telecom Italia si è impegnata a realizzare entro il 31/12/2004 una offerta di banda larga per operatori alternativa all'offerta all'ingrosso esistente, chiamata 'biststream', a condizioni cost plus.