Strand Consult critica il modello di business di Vodafone

23 Marzo 2006 - PuntoCellulare.it
Con la decisione di vendere a SoftBank le proprie attività in Giappone, è la seconda volta in sei mesi che Vodafone abbandona un paese rinunciando ad investimenti miliardari. L'uscita di Vodafone dal mercato giapponese, secondo gli esperti di Strand Consult, testimonia ancora una volta l'inversione di tendenza che sta vivendo il mercato della telefonia mobile globale, dove un marchio conosciuto ed una organizzazione precisa non sono più in grado di garantire da soli il profitto.

Gli analisti di Strand Consult vedono diverse analogie fra il mercato della telefonia mobile e quello dei trasporti aerei, dove le grosse compagnie si sono accorte a proprie spese che non basta offrire un servizio di qualità impeccabile per contrastare la minaccia dei vettori a basso costo. In Svezia, dove Vodafone è uscita lo scorso anno, Tele2 ha visto incrementare i propri margini di profitto nonostante la decisione di ridurre drasticamente i costi, tagliando le sovvenzioni sui cellulari ed introducendo tariffe vantaggiose per chiamate vocali ed SMS. Nettamente diversi i risultati ottenuti nello stesso periodo da Vodafone, che ha preferito puntare piuttosto sulla solidità del proprio marchio, fino ad arrivare alla decisione di abbandonare la Svezia.

In una delle sue ultime relazioni Strand Consult riporta l'esempio di altre compagnie telefoniche europee, che hanno scelto di focalizzarsi sui costi ottenendo in tutti i casi ottimi risultati e si interroga su quale sarà il prossimo abbandono di Vodafone, che sembra più propensa ad uscire dai mercati che non garantiscono i risultati sperati, piuttosto che rivedere un modello di business destinato a fallire nel lungo periodo.

NOTIZIE CORRELATE