Dopo il recente annuncio dei risultati dell'ultimo trimestre conseguiti da Samsung, inferiori a tutte le aspettative, sono in molti a credere che l'azienda produttrice coreana abbia bisogno di rivedere la propria politica commerciale, che negli ultimi tempi è stata quella di seguire ciecamente le mosse della concorrenza. Dopo l'enorme successo ottenuto da Motorola con il
RAZR V3, Samsung è stata ossessionata dallo spessore dei cellulari e ne ha sfornati a getto continuo, enfatizzando il lancio dei nuovi modelli ultrapiatti per sottolineare la propria supremazia nel settore della telefonia mobile.
Secondo l'opinone degli esperti di mercato della Hyundai Securities l'errore commesso da Samsung è stato quello di concentrarsi sul successo del Motorola V3 dimenticando altri fattori utili a determinare l'incremento delle vendite. L'esempio che viene portato è quello di Sony Ericsson, che sta crescendo notevolmente, sia per vendite che per prestigio del marchio, grazie ai nuovi cellulari della gamma Walkman. La conseguenza è che Sony Ericsson ha registrato nel primo trimestre dell'anno un prezzo medio di vendita (ASP) di 180 dollari, contro i 171 dollari di Samsung. Un'altra critica che viene mossa a Samsung è quella di continuare ad ignorare la fascia bassa del mercato, importante per l'affermazione nei paesi in via di sviluppo e di non essere pertanto ancora pronta a competere ad armi pari con Nokia e Motorola