Secondo Nokia non servono frequenze unitarie per la Mobile TV

6 Ottobre 2006 - PuntoCellulare.it
Nokia non è d'accordo con quanto sostiene l' Unione Europea, che sia necessario trovare una banda di frequenze uniche per favorire lo sviluppo dei servizi di Mobie TV nel nostro continente.

Le industrie del settore vorrebbero che fossero resi disponibili per i servizi televisivi sui cellulari 32 megahertz della banda UHF, attualmente utilizzati per le trasmissioni televisive tradizionali, ma in alcuni paesi questo è difficile da realizzare, a causa di un sovraffollamento delle frequenze. La proposta formulata la settimana scorsa dall' Unione Europea è quella di utilizzare in via provvisoria, fino al 2010, la banda L a 1.4 gigahertz, in attesa che la fine delle trasmissioni televisive analogiche faccia spazio per quelle digitali. Secondo un portavoce di Nokia, tuttavia, non c'è bisogno che vengano utilizzate le medesime frequenze in tutti i paesi europei ed inserire nei cellulari anche un sintonizzatore per la banda L ne fara crescere notevolmente il prezzo, senza contare che lavorare a quelle frequenze comporterà per gli operatori una spesa due o tre volte superiore per realizzare le infrastrutture per la trasmissione.

Parlando del Nokia N92 un portavoce dell'azienda finlandese ha dichiarato infine che lo sviluppo di questo cellulare, il primo di Nokia compatibile con la tecnologia DVB-H per i servizi televisivi, è ormai ultimato. La mancanza di una rete commerciale DVB-H, sempre secondo le dichiarazioni del portavoce di Nokia, ne ha tuttavia ritardato il lancio sul mercato. Nel nostro paese Tim e 3 già da questa estate hanno lanciato i primi servizi televisivi per i cellulari, scegliendo finora i terminali DVB-H di LG Electronics e Samsung.

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