Hanno raggiunto quota 24 milioni gli SMS inviati dagli italiani in risposta all'iniziativa voluta da Mediaset e RAI con il supporto di Tim, Vodafone, Wind e 3, per raccogliere fondi a favore delle popolazioni asiatiche colpite dal maremoto del 26 dicembre, con un tragico bilancio provvisorio di oltre 145 mila vittime. Ogni SMS inviato al numero unico
48580, come è noto comporta una donazione di un euro, destinato interamente ai bisognosi, senza guadagni da parte dei gestori e dello Stato, che la settimana scorsa ha deciso di rinunciare all'esazione dell'IVA sulle donazioni.
Nel frattempo sono in molti i consumatori ad osservare che il massiccio invio di SMS, soprattutto nei caso dei clienti prepagati, per certi versi porta a consistenti introiti per le casse delle compagnie telefoniche, che prevedono costi aggiuntivi per le operazioni di ricarica. Sul web, da qualche giorno, circolano messaggi che suggeriscono a tutti coloro che hanno effettuato donazioni via SMS a scrivere alle redazioni delle testate che hanno promosso l'iniziativa, affinchè facciano notare ai consumatori che nei contributi offerti rientrano anche i costi di ricarica sostenuti dal cliente, con ricavi da parte dei gestori mobili.