Qualcomm introdotto senza troppa pubblicità il nuovo
Snapdragon 6s Gen 3, una versione che si colloca come modello di fascia leggermente inferiore nella linea di chipset dell'azienda. Questo nuovo chipset sarà disponibile in due varianti: una per dispositivi 4G (SM-6370) e una per dispositivi 5G (SM6375-AC).
La denominazione 's' indica solitamente un modello 'step-down' all'interno della gamma di chipset, e il Snapdragon 6s Gen 3 non fa eccezione. Basato sullo stesso nodo a 6nm di TSMC del precedente Snapdragon 695, e riutilizzato nel 2021 come Snapdragon 4 Gen 1, il Snapdragon 6s Gen 3 offre miglioramenti marginali rispetto ai suoi predecessori.
Il Snapdragon 6s Gen 3 è dotato di una configurazione CPU dual-cluster, con due core Cortex A78 che operano fino a 2.3 GHz e sei core Cortex-A55 con frequenza fino a 2.0 GHz. Questo rappresenta un leggero incremento di frequenza rispetto ai modelli più vecchi come il Snapdragon 695 e il Snapdragon 4 Gen 1. Il chipset integra una GPU Adreno 619 e un modem FastConnect 6200, supportando RAM LPDDR4X e archiviazione UFS 2.2.
Una delle maggiori limitazioni del Snapdragon 6s Gen 3 è il suo ISP (Image Signal Processor), che supporta solo la registrazione video fino a 1080p a 60fps, una specifica che sembra obsoleta nel contesto attuale, considerando le crescenti aspettative degli utenti per la qualità video sui dispositivi mobili.
Quando paragonato al Snapdragon 6 Gen 1 del 2022, il Snapdragon 6s Gen 3 mostra chiaramente le sue caratteristiche di fascia inferiore. Il Snapdragon 6 Gen 1, infatti, è costruito su un nodo a 4nm e offre due core Cortex-A78 aggiuntivi, una GPU Adreno 710 più potente, supporto per RAM LPDDR5, archiviazione UFS 3.1 e capacità di registrazione video 4K a 30fps. Queste differenze evidenziano come il Snapdragon 6 Gen 1 sia tecnicamente superiore e più adatto a dispositivi di fascia più alta.
Nonostante le specifiche tecniche meno avanzate, i dispositivi che utilizzeranno il Snapdragon 6s Gen 3 sono già all'orizzonte. Uno dei primi dispositivi a essere equipaggiato con questo chipset sarà il Motorola G85, come suggerito da recenti fughe di notizie sui benchmark.