Tre ipotesi al vaglio per la questione dei costi di ricarica
Sono tre ie ipotesi pubblicate oggi sul sito web dell' Autorità per le comunicazioni per la consultazione pubblica relativa alle possibili soluzioni per la questione dei costi per le operazioni di ricarica dei telefonini prepagati. Secondo l'Autorità ''attuale configurazione delle tariffe telefoniche con ricarica del credito non consente agli utenti di ottenere, per ciascuna operazione di ricarica effettuata, un'informazione completa e veritiera - e dunque pienamente trasparente - relativa all'effettiva entità del prezzo dei relativi servizi acquistati' .
La prima ipotesi prevede l'eliminazione totale dei costi di ricarica, che potrebbero essere poi diluiti dai gestori nella tariffa al minuto. Si imporrebbe in pratica 'una struttura tariffaria unitaria, dove il valore facciale della ricarica corrisponda integralmente al valore di traffico telefonico acquistato'. La seconda ipotesi prevede invece di 'rimodulare l'entità dei contributi di ricarica correnti, eliminandone il carattere regressivo attraverso l'introduzione di criteri di proporzionalità rispetto all'entità del controvalore dei servizi acquistati'.
L'ultima ipotesi è di tipo combinato e prevede 'un intervento regolamentare che - per un arco temporale da definirsi, ma non inferiore ai 12 mesi - preveda la coesistenza sul mercato di entrambe le soluzioni sopra prospettate. Si tratterebbe, cioè, di richiedere agli operatori di introdurre, cumulativamente, sia un'offerta tariffaria a struttura unitaria - per la quale il valore facciale della ricarica corrisponda integralmente al valore di traffico telefonico acquistato, sia un'offerta tariffaria che, pur mantenendo la attuale struttura duale, elimini il carattere regressivo del contributo di ricarica rispetto al controvalore dei servizi acquistati'
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