
Assoprovider a favore della liberalizzazione del Wi-Fi
5 Dicembre 2009 | PuntoCellulare.it
WIFI CERCA Assoprovider esprime il suo pieno appoggio alle iniziative che, in modi diversi, hanno l'obiettivo di liberare il Wi-Fi dai vincoli del Decreto Pisanu. Nelle ultime settimane si sono susseguite tre notizie importanti per il Wi-Fi:
• il Ministro del Turismo Brambilla ha chiesto di semplificare e liberalizzare l'accesso a Internet per i turisti che decidono di soggiornare nel Belpaese;
• l'on. Cassinelli (Pdl) ha presentato un proposta di legge che prevede la necessità dell'identificazione certa dell'utente solo in determinati casi e comunque prescindendo dall'identificazione fisica;
• è stata promossa da Alessandro Gilioli, Guido Scorza ed altri l'iniziativa 'La Carta dei Cento', sottoscritta anche da Assoprovider nella persona del suo presidente Dino Bortolotto, per chiedere al Governo e al Parlamento di non prorogare l'efficacia delle disposizioni del Decreto Pisanu in scadenza e di abrogare la previsione relativa all'obbligo di identificazione degli utenti contribuendo così a promuovere la diffusione della rete senza fili per tutti.
L' identificazione tramite SIM telefonica, già approvata dal Ministero dell'Interno su richiesta di Assoprovider, è solo un escamotage di fatto discriminatorio nei confronti dei turisti stranieri, essendo concessa solo per le sim italiane. E' inoltre un grosso freno allo sviluppo delle connessioni Wi-Fi l'obbligo per chiunque voglia offrire connessioni internet (sia wireless che cablate) di richiedere la licenza presso la questura, obbligo che, insieme agli altri vincoli, di certo frena le strutture turistiche, gli alberghi, i bar, etc. ad implementare servizi di connessione a internet nella propria offerta al pubblico.
Assoprovider ritiene che il Decreto Pisanu, nato come misura urgente di contrasto al terrorismo, sia ormai del tutto anacronistico e abbia come unici risultati per il nostro paese il freno alla sviluppo delle connessioni wi-fi ed un'offerta turistica monca visto che, come ha giustamente notato il Ministro Brambilla, la Rete è diventata uno strumento indispensabile sia prima che durante il viaggio. Per questo Assoprovider dà il suo sostegno a tutte le iniziative che hanno l'obiettivo di liberare il WiFi dai vincoli del Decreto Pisanu e chiede al Governo e al Parlamento di avviare una discussione sul tema senza comunque prorogare l'attuazione delle disposizioni a fine anno.SEGUICI SU
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• è stata promossa da Alessandro Gilioli, Guido Scorza ed altri l'iniziativa 'La Carta dei Cento', sottoscritta anche da Assoprovider nella persona del suo presidente Dino Bortolotto, per chiedere al Governo e al Parlamento di non prorogare l'efficacia delle disposizioni del Decreto Pisanu in scadenza e di abrogare la previsione relativa all'obbligo di identificazione degli utenti contribuendo così a promuovere la diffusione della rete senza fili per tutti.
L' identificazione tramite SIM telefonica, già approvata dal Ministero dell'Interno su richiesta di Assoprovider, è solo un escamotage di fatto discriminatorio nei confronti dei turisti stranieri, essendo concessa solo per le sim italiane. E' inoltre un grosso freno allo sviluppo delle connessioni Wi-Fi l'obbligo per chiunque voglia offrire connessioni internet (sia wireless che cablate) di richiedere la licenza presso la questura, obbligo che, insieme agli altri vincoli, di certo frena le strutture turistiche, gli alberghi, i bar, etc. ad implementare servizi di connessione a internet nella propria offerta al pubblico.
Assoprovider ritiene che il Decreto Pisanu, nato come misura urgente di contrasto al terrorismo, sia ormai del tutto anacronistico e abbia come unici risultati per il nostro paese il freno alla sviluppo delle connessioni wi-fi ed un'offerta turistica monca visto che, come ha giustamente notato il Ministro Brambilla, la Rete è diventata uno strumento indispensabile sia prima che durante il viaggio. Per questo Assoprovider dà il suo sostegno a tutte le iniziative che hanno l'obiettivo di liberare il WiFi dai vincoli del Decreto Pisanu e chiede al Governo e al Parlamento di avviare una discussione sul tema senza comunque prorogare l'attuazione delle disposizioni a fine anno.SEGUICI SU
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