Sempre più difficile 'smanettare' gli smartphone Android di Motorola

16 Luglio 2010 | Max Capitosti

Motorola Droid X

Non è un mistero che Motorola non apprezzi le modifiche software ai propri smartphone Android e faccia di tutto per ostacolare la clientela in questa pratica, in barba alla filosofia 'open source' che caratterizza invece la piattaforma software di Google.

Sul nuovo Motorola Droid X, lo smartphone Android in arrivo in questi giorni sul mercato statunitense, la casa prodottrice ha adottato per il software un insidioso sistema di protezione denominato 'eFuse', che provoca il blocco permanente del cellulare qualora venga installato un software modificato.

L'unico modo per rimuovere il blocco sarebbe quello di rivolgersi ad un centro di assistenza autorizzato Motorola, per un intervento che di sicuro non sarà passato in garanzia. Lo stesso sistema di protezione, secondo le indiscrezioni, sarà adottato anche sul Motorola Droid 2. La politica adottata da Motorola ha già scatenato numerose polemiche, soprattutto fra gli utilizzatori più smaliziati non disposti a rinunciare alla possibilità di personalizzare il software del proprio telefonino.

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