
Tim e Wind Tre richiamate da AGCOM per la poca chiarezza sul diritto di recesso
17 Maggio 2018 | Roberto Bracco
TIM WIND CERCA AGCOM annuncia di aver aperto una istruttoria su Tim e Wind Tre, legata al rispetto degli obblighi di informativa verso la clientela. Nel mirino dell'authority, nello specifico, il ripristino della cadenza mensile della fatturazione e dei rinnovi delle offerte dei servizi di comunicazioni elettroniche.
Agcom ha preso in esame la riformulazione delle modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali poste in essere dagli operatori successivamente al provvedimento n. 27087 con cui l' Autorità garante della concorrenza e del mercato è intervenuta nei confronti di Assotelecomunicazioni, Tim e Wind Tre, Fastweb e Vodafone in relazione alla determinazione delle modifiche di prezzo comunicate agli utenti in occasione della rimodulazione del ciclo di fatturazione in ottemperanza alla legge 172/2017.

E' emerso che gli operatori richiamati non hanno assicurato, per il tramite delle comunicazioni rese all'utenza finale tramite SMS e sito aziendale, informazioni chiare, complete e trasparenti, risultando le stesse non adeguate per comprendere le reali condizioni economiche e così consentire agli utenti di scegliere se esercitare il diritto di recesso.
È emerso anche che le informative non hanno rispettato il quadro regolamentare in materia di diritto di recesso, con particolare riferimento alle modalità per esercitarlo. Per questi motivi è stato avviato un procedimento sanzionatorio.SEGUICI SU
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Agcom ha preso in esame la riformulazione delle modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali poste in essere dagli operatori successivamente al provvedimento n. 27087 con cui l' Autorità garante della concorrenza e del mercato è intervenuta nei confronti di Assotelecomunicazioni, Tim e Wind Tre, Fastweb e Vodafone in relazione alla determinazione delle modifiche di prezzo comunicate agli utenti in occasione della rimodulazione del ciclo di fatturazione in ottemperanza alla legge 172/2017.

Tim e Wind Tre sono state richiamate al rispetto degli obblighi previsti dalla normativa di settore in materia di informativa nei confronti degli utenti interesati dalla nuova manovra, al fine di consentire, anche mediante il legittimo esercizio del diritto di recesso, scelte contrattuali consapevoli.
E' emerso che gli operatori richiamati non hanno assicurato, per il tramite delle comunicazioni rese all'utenza finale tramite SMS e sito aziendale, informazioni chiare, complete e trasparenti, risultando le stesse non adeguate per comprendere le reali condizioni economiche e così consentire agli utenti di scegliere se esercitare il diritto di recesso.
È emerso anche che le informative non hanno rispettato il quadro regolamentare in materia di diritto di recesso, con particolare riferimento alle modalità per esercitarlo. Per questi motivi è stato avviato un procedimento sanzionatorio.SEGUICI SU
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