Cresce in Germania il risentimento nei confronti di Nokia, dopo il recente annuncio dell'azienda finlandese della chiusura dello stabilimento di Bochum, con la perdita di circa 2.300 posti di lavoro. Dopo le prevedibili reazioni dei sindacati, arrivano adesso le critiche da parte degli esponenti di governo, che annunciano di voler boicottare i prodotti di Nokia.
Il ministro delle finanze Peer Steinbrueck ha attaccato con una dichiarazione ufficiale la visione capitalistica di Nokia, pronta a trasferire la produzione dei cellulari in Romania mentre Kurt Beck, a capo del partito SPD, ha annunciato di aver bandito da casa propria tutti i telefonini Nokia. 'Per me e senza dubbio per la maggior parte dei tedeschi, il nome di Nokia non suona in modo positivo dalla settimana scorsa', ha dichiarato Beck in un'intervista rilasciata al quotidiano Bild. Peter Struck, capo dell' SPD nel parlamento, ha annunciato di aver restituito il suo Nokia
N95, mentre il ministro Horst Seehofer sta pensando di bandire i cellulari Nokia dal suo ministero. La rabbia nei confronti di Nokia è alimentata inoltre dai sussidi per 80 milioni di euro concessi di recente al produttore finlandese dall'amministrazione della Westfalia.