L'onorevole Luca Bellotti del PDL, ha deciso di interpellare il Governo con un atto parlamentare per il prezzo troppo elevato a cui viene venduto il nuovo
iPhone 3G di Apple.
'L' iPhone - recita il testo dell'interrogazione parlamentare - è un prodotto innovativo che rappresenta l'ultima frontiera della telefonia mobile e che sarà al contempo il punto di partenza per una nuova generazione di cellulari. Non si tratta di pubblicità: le code davanti ai negozi hanno largamente dimostrato che questi apparecchi, oltre ad essere desiderati per il design accattivante possono essere anche estremamente utili come succedanei dei pc portatili, in modo da consentire a vaste platee di consumatori di accedere facilmente ai servizi online. Nel momento in cui già si prospettano le mosse della concorrenza è scandaloso notare come, ancora una volta, invece che incentivare la diffusione di un prodotto che può segnare ulteriori passi in avanti nella via dell'informatizzazione e della semplificazione della vita quotidiana, le compagnie telefoniche si siano premurate innanzitutto di alzare al massimo le tariffe e di pretendere cifre esorbitanti sia per l'acquisto del prodotto in sé, sia per cercare di lucrare sulle spese di traffico voce, dati ed SMS'.
'Ancora una volta l'Italia - prosegue Bellotti - si deve caratterizzare per far pagare di più beni e servizi. Negli Stati Uniti e in Europa i costi sono di molto inferiori: il prezzo dell'apparecchio arriva a triplicare rispetto a quello del mercato americano e il massimo abbonamento, che nel Regno Unito consente di avere il cellulare gratis e un traffico dati illimitato, a fronte di una spesa raddoppiata garantisce, da parte di entrambi i gestori nazionali che se ne sono accaparrati l'esclusiva, un traffico dati risibile, che non permette l'utilizzo del prodotto se non a fronte di costi assurdi. Ciò che personalmente mi preoccupa è che a farne le spese sono soprattutto i giovani, enormemente affascinati dal telefono marchiato Apple'.
'E' inoltre palese la mancanza di una anche apparente concorrenza: prezzi e tariffe purtroppo lasciano più di qualche dubbio sulla possibilità che Tim e Vodafone agiscano in un mercato di concorrenza. A fronte di un interessamento dell'Antitrust è bene che anche la politica dia delle risposte. E' mia intenzione chiedere al Governo quanto sia ancora tollerabile un atteggiamento di questo tipo sul mercato della telefonia mobile. Già lo scorso anno si era riusciti faticosamente ad abolire i costi di ricarica. Una lezione che a quanto pare non è stata appresa dagli operatori che proseguono imperterriti ad approfittare di una posizione che oggettivamente appare dominante, per cercare di far fruttare alle proprie imprese degli incassi che si ripercuotono sugli utenti', conclude Bellotti.