Le precisazioni di Motorola sul Centro Ricerche di Torino
I dirigenti di Motorola hanno incontrato ieri il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, per fare il punto sulla situazione delle attività di Motorola nel capoluogo piemontese. Nel corso dell'incontro, l'amministratore delegato di Motorola spa, Massimo Gotti, e il responsabile del Centro Ricerche di Torino, Massimo Marcarini, si sono fatti carico di far esaminare con attenzione alla direzione di Motorola la lettera congiuntamente scritta dal sindaco e dalla presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, in cui i vertici locali chiedono di aprire un confronto sul futuro della struttura.
Motorola in un comunicato ha precisato di 'non aver ricevuto per l'attivazione del Centro ricerche denaro pubblico, tanto meno per 11 milioni di euro'. L'azienda fa inoltre sapere di ''non essere a conoscenza dei costi di ristrutturazione della sede della ex Cir perchè tale intervento immobiliare è stato avviato molto prima che l'azienda decidesse di ampliare le proprie operazioni a Torino e quindi tale intervento non è mai entrato in alcun accordo. In ogni caso Motorola ha speso 3.6 milioni di euro per migliorare l'immobile, un bene che è e che resta del Comune'.
'Dal 1999 ad oggi Motorola ha sostenuto circa 140 milioni di euro di costi per il personale di Torino e 20 milioni d'investimenti in attrezzature per lo sviluppo della ricerca, oltre ai compensi per le società di consulenza, i costi generali e di gestione e i vantaggi indiretti di cui Motorola ha beneficiato all'atto del proprio insediamento a Torino sono stati ampiamente ripagati dagli investimenti fatti nel corso di questi anni'. Motorola ribadisce infine 'di non aver mai beneficiato di sostegni da parte delle amministrazioni locali che del resto non potevano offrire vantaggi ad alcuna impresa senza alterare le normali regole della concorrenza'.
NOTIZIE CORRELATE