Navteq studia i legami fra GPS e risparmio di carburante
Navteq ha reso noti i risultati di uno studio commissionato dall'azienda per valutare l'impatto sull'ambiente determinato dall'utilizzo dei sistemi di navigazione. I precedenti studi in questo campo si erano soffermati soprattutto sui problemi connessi alla ricerca della destinazione e sui benefici offerti dai sistemi di navigazione ai conducenti che ne fanno un uso regolare.
La ricerca ha preso in considerazione tre categorie di utenti: automobilisti privi di navigatore, con navigatore, provvisti di navigatore con funzioni di informazioni sul traffico. I risultati hanno evidenziato che i possessori di dispositivi di navigazione percorrono distanze più brevi e perdono meno tempo alla guida della vettura. La ricerca, effettuata in due grandi aree urbane della Germania - Düsseldorf e Monaco di Baviera - ha altresì dimostrato che i veicoli dotati di navigatore consumano il 12% di carburante in meno ogni 100 km percorsi, passando dagli 8,3 ai 7,3 l/100km. Su base annua, questi dati significano quasi 2500 km in meno percorsi da ciascun automobilista, con un risparmio medio sull'acquisto di carburante pari a 416 euro in meno per automobilista.
Le vetture degli automobilisti che hanno preso parte a questa ricerca, che in precedenza non avevano mai posseduto un navigatore, sono state dotate di un dispositivo di rilevamento dei percorsi e della velocità di guida. In totale, lo studio ha preso in considerazione oltre 2.100 singoli tragitti per più di 20.000 km e quasi 500 ore su strada. La ricerca è stata condotta da NuStats, un istituto di ricerca che nel corso dei suoi 25 anni di attività si è imposto come leader per gli studi demoscopici e le ricerche qualitative nel settore dei trasporti, con particolare riguardo alla mobilità delle persone e all'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici.
I risultati della ricerca hanno gettato luce su ulteriori aree di interesse:
- Riduzione dei tempi e delle distanze di percorrenza in crescita nel tempo: Si tratta di una caratteristica 'curva di apprendimento' connessa al graduale miglioramento delle abilità di utilizzo del navigatore; riduzioni ancora più marcate dei tempi e delle distanze si sono verificate a partire dalla seconda metà del periodo della ricerca.
- L'aggiunta delle informazioni sul traffico riduce ulteriormente i tempi e le distanze di percorrenza: I risultati migliori si sono registrati in coincidenza con l'utilizzo dei navigatori negli orari di punta (dalle 7:00 alle 8:59 e dalle 16:00 alle 18:59).
- Riduzioni significative sono state registrate in relazione a percorsi non abituali: La riduzione dei tempi e delle distanze di percorrenza sono più accentuate anche quando si percorrono strade diverse da quelle solite.
'Grazie alla solida base metodologica che sorregge questa ricerca, siamo convinti che i risultati siano rappresentativi di un trend a livello mondiale spesso intuito ma mai provato in precedenza nell'ambito dell'utilizzo quotidiano. I consumatori possono godere dei vantaggi della navigazione non solo dal punto di vista dell'esperienza di guida, ma anche per l'impatto positivo sul portafoglio', ha dichiarato Judson Green, presidente ed amministratore delegato di Navteq.
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