Grazie alla disponibilità della casa produttrice, che ce ne ha concesso un esemplare per alcunie settimane, anche noi di
PuntoCellulare.it abbiamo voluto provare il Motorola
Milestone, attualmente la punta di diamante del marchio statunitense e uno degli smartphone Android più inteessanti al momento disponibili sul mercato italiano. Per Motorola i fasti del
RAZR V3 sono ormai un lontano ricordo e dopo numerosi trimestri difficili e consistenti fette di mercato perdute, è proprio con gli smartphone Android che l'azienda ha deciso di tornare alla ribalta nel settore della telefonia mobile, dimostrando con il Milestone (negli USA il cellulare è stato lanciato in versione compatibile con le reti mobili CDMA con il nome di Droid) di essere ancora in grado di costruire ottimi telefoni cellulari, capaci di conquistare il favore dei consumatori.
Il Milestone, il cui nome tradotto dall'inglese non a caso significa pietra miliare, può essere definito a tutti gli effetti il cellulare della rinascita di Motorola, un terminale di sicuro non pensato per l'utenza di massa, ma con tutte le carte in regola per soddisfare le esigenze della clientela più esigente, in particolare quella di tipo aziendale in grado di apprezzare una vera tastiera di tipo QWERTY (in questo caso con tasti retroilluminati), con cui scrivere senza difficoltà testi e messaggi anche in mobilità.
Nonostante la presenza della tastiera, con meccanismo di apertura a scorrimento, il Motorola Milestone ha uno spessore di soli 13.7 millimetri, un vero e proprio record per un terminale di questo genere che sembra non aver influito minimamente sulla solidità della scocca, priva di scricchiolii anche dopo diverse settimane di utilizzo intenso. Merito della solidità della scocca l'ampio utilizzo di parti in metallo (ad effetto 'gommato' quelle che si affacciano verso l'esterno), che tuttavia portano l'ago della bilancia a ben 163 grammi. Il meccanismo di apertura della tastiera purtroppo non è assistito da una molla, pertanto bisogna accompagnare il display con le dita per tutto l'arco del movimento, fino ad uno scatto che lo blocca in posizione.