Secondo una relazione diffusa questa settimana dalla società di ricerca di mercato
iSuppli, dopo aver sofferto un tipico rallentamento stagionale nei primi tre mesi dell'anno, la produzione di telefoni cellulari aumenterà in modo sequenziale nel secondo trimestre e per il resto del 2005. La produzione di apparecchi nel primo trimestre del 2005 è stata di 173 milioni di unità, il 13 per cento in meno rispetto ai 200 milioni del quarto trimestre del 2004, tuttavia la produzione del primo trimestre ha segnato un aumento del 2,4 per cento rispetto ai 169,5 milioni di unità del primo trimestre del 2004.
Il secondo trimestre si annuncia migliore del primo, con una produzione di 180,5 milioni di telefoni cellulari, ovvero un aumento del 4 per cento rispetto al primo trimestre e del 7,1 per cento dell'anno precedente. Le consegne aumenteranno del 5,3 in modo sequenziale nel terzo trimestre fino a quota 190 milioni e dell'8,4 per cento nel quarto trimestre, toccando quota 206 milioni. Dopo l'aumento del 25 per cento fatto segnare nel 2004, la crescita della produzione unitaria di telefoni cellulari si attenuerà quest'anno. La produzione salirà fino a 750 milioni di unità nel 2005, ovvero un aumento di circa il 5 per cento rispetto ai 713 milioni del 2004.
A fronte di tali quantità si sta facendo strada la legge dei grandi dei grandi numeri e sostenere notevoli margini di crescita diventa difficile se non impossibile. La crescita della produzione di telefoni cellulari viene sospinta da nuovi abbonati e dall'acquisto di unità nuove al posto di modelli più vecchi. Sebbene in alcune regioni del mondo si stia raggiungendo la saturazione, le nazioni in via di sviluppo come Cina e India continueranno a registrare una forte crescita in termini di nuovi abbonati. Ma anche in presenza di questo fenomeno, le consegne di telefoni cellulari quest'anno e negli anni a venire dipenderanno in maniera sempre maggiore dall'acquisto di unità nuove o più avanzate.