Sia Vodafone che Wind si preparano a dare battaglia sulla
riduzione delle tariffe delle telefonate da rete fissa a telefono cellulare approvati questa settimana dall'Authority, che entreranno in vigore all'inizio di settembre.
Vodafone in una nota ha sottolineato di essere sempre stata disponibile alla riduzione del prezzo dei servizi, a vantaggio del mercato e dei consumatori, tuttavia ritiene ingiustificate le asimmetrie fissate fra le compagnie telefoniche dalla delibera dell'Authority. Wind, invece, contesta il provvedimento e minaccia di ricorrere al Tar del Lazio, visto che il provvedimento per la prima volta le attribuisce una posizione di operatore dominante, imponendole un prezzo massimo di terminazione per le chiamate di 14,35 centesimi al minuto.