Gli azionisti Nokia non possono dirsi di certo soddisfatti dell'
accordo formalizzato venerdì con Microsoft, un annuncio che in meno di una settimana ha portato le azioni della società a perdere oltre il 24 per cento. Se si è rivelata una burla il fantomatico 'Nokia Plan B' per spodestare l'amministratore delegato di Nokia e ripristinare Symbian e MeeGo come sistemi operativi di riferimento per i prossimi smartphone, a non credere nell'alleanza non è soltanto il mercato, ma anche gli analisti.
Alcuni analisti senza mezzi termini giudicano l'accordo un matrimonio fra dinosauri, dal quale non potrà che nascere un altro dinosauro, non un mammifero. L'allusione è alle politiche commerciali spesso non lungimiranti adottate dalle due società: Nokia in questi ultimi anni si è concentrata soprattutto sulle funzionalità hardware dei propri cellulari, dimenticandosi il software e il crescente successo di iPhone ed Android, mentre Microsoft sembra essersi accorta troppo tardi delle quote di mercato che smartphone e tablet stanno rubando ai computer tradizionali. Google che a quanto pare nei mesi scorsi aveva proposto a Nokia l'adozione di Android, non è teme minimamente gli effetti dell'accordo con Microsoft, tanto che il suo vice presidente, Vic Gondotra, ha dichiarato che 'due tacchini non fanno un'aquila'.