I nostri iPhone ci spiano e a nostra insaputa tengono traccia dei nostri spostamenti memorizzando in un file le coordinate geografiche dei posti in cui siamo stati. Questa è la clamorosa scoperta annunciata questa settimana alla conferenza 'Where 2.0' di Santa Clara, in California, con tutti i dettagli su come verificare il fenomeno.
A partire dall'introduzione di iOS 4.0, gli iPhone registrano le coordinate geografiche e gli orari nel file
consolidated.db utilizzando la triangolazione su rete GSM e non tramite il GPS integrato. Si può accedere al file in questione direttamente dal file-system del cellulare, qualora si sia effettuato il jailbreak, oppure dalla copia di backup del proprio iPhone presente sul computer sul quale si è effettua la sincronizzazione con iTunes.
Al momento, in mancanza di una risposta da parte di Apple, la finalità delle registrazioni è ignota. Pare comunque che il file non venga trasmesso a server remoti. Con il programma
iPhone Tracker per i computer con sistema operativo OSX è possibile leggere il file
consolidated.db e rendersi conto di come funzionino le registrazioni. L'autore dell'applicazione sul proprio sito fornisce dettagliate informazioni sul suo utilizzo e su come accedere al file incriminato.