Le dimissioni di Steve Jobs avranno un'Influenza minima su Apple

25 Agosto 2011 - Max Capitosti
Apple ha annunciato che Steve Jobs, il visionario cofondatore il cui nome è sinonimo di innovazione, lascerà la propria carica di amministratore delegato per motivi di salute. Jobs, che rimarrà in Apple quale presidente del consiglio di amministrazione, rimette la carica di amministratore delegato a Tim Cook. Sebbene gli investitori abbiano mostrato iniziali perplessità riguardo al futuro di Apple, secondo Craig Cartier, analista di Frost & Sullivan, l'uscita di Jobs influirà minimamente sulla recente scia di successi della società per due ragioni principali:

1) Ci siamo già passati:

I problemi di salute di Jobs iniziarono nel 2004, quando annunciò di avere un tumore al pancreas. Durante la sua assenza per rimuovere il tumore, Tim Cook guidò la società. Nel 2009, gli stessi problemi di salute riemersero, causando un'assenza di Jobs di 6 mesi. In sua vece, Tim Cook prese nuovamente le redini. Nel gennaio di quest'anno, Jobs annunciò ancora una volta problemi di salute, rimettendo la direzione di Apple a Tim Cook. Ed oggi che Jobs lascia la propria posizione, la società è affidata alla capace guida di - guarda caso - Tim Cook.

2) Jobs è ancora attivo:

Quando lasciò la propria carica di AD nel 2004, e di nuovo nel 2009, Jobs dichiarò che sarebbe rimasto coinvolto nelle maggiori decisioni strategiche. Sebbene l'annuncio odierno abbia un carattere molto più a lungo termine, l'influenza strategica di Jobs permarrà tramite la sua nuova posizione quale presidente del consiglio di amministrazione.

In sostanza, conclude Craig Cartier, malgrado i ricorrenti problemi di salute di Jobs negli ultimi anni, Apple ha continuato a crescere, sviluppare tecnologie innovative e godere di una fedele clientela. Tim Cook ha dimostrato di essere un leader capace e l'annuncio di oggi avrà un effetto minimo sul progresso di Apple.

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