E' partita da alcuni giorni una
campagna online contro Motorola, per contestare la decisione del produttore statunitense di commercializzare i suoi smartphone Android con bootloader bloccato, rendendo estremamente complicate le operazioni di personalizzazione del software.
Nei mesi scorsi Motorola aveva
assicurato alla clientela inferocita di avere in programma una soluzione per la seconda metà del 2011, rendendo sbloccabile il bootloader dei nuovi smartphone, ma finora la promessa non è stata rispettata. Oltre a chiedere di firmare la petizione online, gli organizzatori dell'iniziativa chiedono agli utenti di protestare sulle pagine di Motorola sui social network per sensibilizzare il maggior numero possibile di consumatori, nella speranza che questo serva a smuovere le acque.