Interessanti conclusioni dalla sperimentazione HSDPA di Motorola
Motorola ha reso pubblici ieri alcuni dei risultati che sono emersi dalla sperimentazione dei servizi di connettività HSDPA (High Speed Downlink Packet Access) condotti in alcuni paesi europei, per evidenziare gli aspetti che dovranno essere presi in considerazione dalle aziende del settore che si accingono a lanciare servizi di questo genere.
In particolare, Motorola sottolinea che gli operatori dovranno prestare attenzione al problema della 'latenza' tipico delle connessioni HSDPA, per evitare che gli utenti debbano attendere alcuni secondi dopo aver cliccato un link per vedere apparire il contenuto richiesto sullo schermo del proprio cellulare. Questo sgradevole inconveniente potrà essere ovviato assicurandosi che le stazioni trasmittenti della rete mobile abbiano una potenza sufficiente per gestire in modo dinamico, in tempo reale, le risorse dedicate ad ogni singolo utente connesso.
Un altro aspetto da non perdere di vista, secondo Motorola, è che la velocità raggiungibile durante il download di informazioni tramite una connessione HSDPA è strettamente legata al telefono cellulare, che se non supporta una funzionalità denominata di 'equalizzazione' porta ad un degrado delle prestazioni che può arrivare al 40 per cento. Motorola sostiene che finora sono pochi i dispositivi HSDPA a supportare l'equalizzazione.
L'ultimo aspetto che emerge dalla ricerca di Motorola è che la qualità dello streaming video su rete HSDPA degrada in modo significativo, fino al blocco dello streaming stesso, se la stessa cella viene utilizzata contemporaneamente da più di quattro utenti a meno che la compagnia telefonica non adotti delle priorità per la trasmissione dei contenuti multimediali o potenzi in modo significativo le proprie infrastrutture.
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