La decisione di Apple di adottare standard qualitativi più alti nella fabbricazione del nuovo
iPhone 5 non ha provocato soltanto il malcontento fra i dipendenti di Foxconn, ma anche il calo dei volumi prodotti.
Anche Phil Schiller, vice presidente marketing di Apple, nonostante abbia
pubblicamente minimizzato sulla questione del problema dei graffi sulla scocca dell'ultimo iPhone, avrà dovuto ammettere che non è normale ritrovarsi con un telefono graffiato dopo averlo estratto nuovo dall'imballo. Secondo quanto riporta Bloomberg, dopo aver sentito nell'anonimato alcuni dipendenti Foxconn, l'origine del problema va cercata nella scocca di alluminio, molto facile da graffiare nei vari processi produttivi.
Il rallentamento della produzione degli iPhone 5 potrebbe avere ripercussioni sull'andamento delle vendite di Apple, tanto che RBC Capital Markets prevede 49 milioni di cellulari venduti nel corso del quarto trimestre, contro i 57 milioni previsti nelle scorse settimane.