Con il recente accordo di
cessione di Motorola ai cinesi di Lenovo, Google intende
portare avanti in autonomia il Project Ara che si prefigge di lanciare sul mercato il primo smartphone modulare al mondo, per consentire ai consumatori di personalizzare i componenti hardware del dispositivo in base alle proprie esigenze.
Secondo le dichiarazioni di Paul Eremenko, portavoce di Google, le intenzioni sono quelle di vendere ad una cinquantina di euro un 'greyphone' in configurazione base, con un esoscheletro, uno schermo e un modulo Wi-Fi. L'aggiunta di altri moduli sarà possibile presso speciali stazioni allestite nei punti vendita, con gli attrezzi adatti e tutta la consulenza necessaria per portare a termine gli aggiornamenti hardware.
Paul Eremenko sottolinea che le intenzioni di Google non sono quelle di guadagnare dal Project Ara, ma di fare in modo che l'iniziativa si riveli un successo fra i consumatori. Il portavoce ammette che restano ancora parecchi ostacoli al lancio di Project Ara, primo fra tutti la riduzione dei costi di produzione per raggiungere la fatidica soglia dei 50 dollari.