Uno dei punti su cui Motorola aveva fatto leva la scorsa estate al momento del lancio del
Moto X era il fatto che si trattava di un prodotto interamente 'made in USA', facendo leva sui sentimenti patriottici dei consumatori americani. Nelle intenzioni di Motorola questo avrebbe consentito di ridurre i costi di spedizione, oltre alla possibilità di offrire il programma Moto Maker per personalizzare il proprio Moto X al momento dell'ordine, con la sicurezza di riceverlo nel giro di un paio di giorni.
Molte cose sono cambiate in questi mesi, in particolare Motorola è passata nelle mani del colosso asiatico Lenovo e i dipendenti della
fabbrica texana dove vengono prodotti i Moto X sono stati ridotti a 700, dai 4000 dei momenti d'oro quando lo stabilimento sfornava 100 mila smartphone alla settimana. Il colpo di grazia per la fabbrica Motorola in Texas è arrivato ieri, con l'annuncio della sua chiusura a fine anno.
Motorola rassicura che il programma Moto Maker continuerà ad essere offerto (infatti dovrebbe riguardare anche il nuovo Moto X+1 in arrivo nelle prossime settimane). Dovendo appoggiarsi su fabbriche asiatiche, dove probabilmente verrà trasferita la produzione, i tempi di attesa per i clienti sono destinati ad allungarsi in modo consistente.