Lo Xiaomi
Redmi Note, uno degli ultimi prodotti del marchio cinese in cerca di affermazione sui mercati internazionali, è oggetto in questi giorni di accese polemiche, dopo che è stato scoperto che la versione lanciata in India invia all'insaputa dell'utente dati riservati ad un server remoto.
Ad un esame preliminare risulta che il server ricevente sia situato in Cina e che le informazioni inviate abbiano a che vedere con i messaggi e le foto presenti nella memoria dello smartphone. Il traffico è più intenso tramite connessioni Wi-Fi, ma non è assente nemmeno utilizzando una rete 3G, oltretutto le trasmissioni continuano anche effettuando il root dello smartphone, installando un firmware alternativo.
A destare preoccupazione, inoltre, il fatto che sui terminali esaminati non fosse stato attivato il servizio MiCloud offerto dal produttore, che avrebbe potuto giustificare le trasmissioni dati. Che Xiaomi in combutta con il governo cinese si sia messa a spiare i propri clienti ?