Huawei cerca di dimostrare l'inutilità degli schermi QHD

27 Gennaio 2015 - Max Capitosti
Huawei è chiaramente schierata contro gli schermi in formato QHD, reputandoli una trovata commerciale priva di utilità pratica per i consumatori. Secondo gli studi condotti dal produttore asiatico, supportati dal parere di alcuni analisti, risoluzioni superiori al formato FHD sono ininfluenti ai fini di una miglior percezione dell'immagine da parte dell'occhio umano.


Con una distanza di visione ottimale di 25-30 centimetri, secondo Huawei, la risoluzione ideale per lo schermo di uno smartphone dovrebbe attestarsi attorno ai 283-340ppi. Valori più alti non portano ad alcun beneficio tangibile in termini di qualità di immagine e si concretizzano soltanto in maggiori costi di produzione e un più rapido consumo della batteria.

In pratica Huawei vuole dimostrare che la guerra dei punti per pollice (ppi), per quanto riguarda gli schermi degli smartphone, è esclusivamente una trovata commerciale a cui non intende sottostare. Della stessa opinione con molta probabilità anche HTC, il cui prossimo One (M9) secondo le indiscrezioni continuerà ad essere dotato di schermo FHD, senza abbracciare lo standard QHD imperante sui top di gamma di ultima generazione.

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