La società russa Yota Devices, nota per i suoi smartphone con schermo secondario posteriore a tecnologia e-ink, si appresta ad abbandonare per i suoi prossimi prodotti il sistema operativo Android utilizzato finora, a favore del poco diffuso Sailfish OS. Le motivazioni della scelta, per un'azienda controllata dal governo russo, sono principalmente di natura politica e sono riconducibili al desiderio di ridurre sempre di più la dipendenza dalle tecnologie occidentali.
Il sistema operativo Sailfish è stato sviluppato nel 2012 dalla società finlandese Jolla sulla base del software MeeGo messo a punto da Nokia. Attualmente la licenza di Sailfish è nelle mani della società di Hong Kong Sailfish Holding con investitori asiatici e russi. Secondo il parere di Nikolay Nikiforov, il ministro russo per le comunicazioni che da alcune settimane sta testando uno smartphone Yota Devices con il nuovo sistema operativo, Sailfish OS offre una maggiore sicurezza e stabilità e conferma che non c'è alcun bisogno di Android.
Forse il Sailfish OS consentirà a Yota Devices di controllare meglio gli smartphone della propria clientela di quanto già non accada adesso con Android. All'inizio del mese scorso la società aveva
confermato la presenza di una 'backdoor' sullo
YotaPhone 2 tramite la quale accedere a distanza a tutti i contenuti presenti in memoria.