Sony negli ultimi anni ha promosso alcuni dei suoi top di gamma esaltando le loro doti di impermeabilità, sancite oltretutto da una certificazione IP68 che per gli utenti dovrebbe rappresentare una garanzia di sicurezza in più. In questi giorni abbiamo assistito ad un clamoroso dietrofront da parte del produttore giapponese, che sulle pagine ufficiali dedicate ai suoi smartphone con certificazione IP68 sconsiglia un utilizzo in acqua.
La casa madre, probabilmente a fronte di qualche inconveniente registrato dalla clientela, ricorda infatti che la certificazione IP68 che sancisce l'impermeabilità a liquidi e polvere è verificata in condizioni di laboratorio, con acqua pulita e trattando gli smartphone con tutte le cautele.
Ben diverso un utilizzo 'sul campo', magari in acqua salata o in piscine con cloro o altre sostanze chimiche, sottoponendo gli smartphone a tuffi ed altre sollecitazioni non proprio da laboratorio. Dimentichiamoci quindi in futuro iniziative quali il
Sony Xperia Aquatech Store dello scorso anno a Dubai, dove si potevano provare smartphone e tablet Xperia durante una immersione fino a 4 metri di profondità.