Lisciani lancia lo smartphone 'Mio Phone' per bambini

14 Ottobre 2015 - Max Capitosti
Lisciani, società specializzata nella progettazione e realizzazione di prodotti ad alto contenuto ludico-educativo, annuncia lo smartphone Mio Phone pensato per i bambini dai 6 anni in su. Si tratta di un terminale unico nel suo genere, in grado di soddisfare le esigenze dei più piccoli senza tralasciare l'aspetto che più di tutti preoccupa i genitori: la sicurezza.


Grazie al Parental Control e al Firewall 3 plus, il Mio Phone controlla e filtra chiamate e messaggi (in entrata e in uscita), applicazioni, numeri di telefono, siti internet, contenuti audio-video. Scaricando un'apposita applicazione, mamma e papà potranno mettere il loro smartphone in comunicazione con Mio Phone e, attivando la geolocalizzazione, sapranno sempre dove si trovano i propri figli. Mio Phone contiene infine numerose e originali applicazioni per lo sviluppo dell'intelligenza e delle conoscenze.

Per Lisciani anche la salute rappresenta un aspetto molto importante per la crescita dei bambini. Ecco perchè su 'Mio Phone' è prevista la funzione Auricolari Parental Control, che consente di effettuare e ricevere chiamate esclusivamente attraverso l'utilizzo delle cuffie in dotazione, evitando così il surriscaldamento dell'apparecchio a contatto con l'orecchio.

Mio Phone è disponibile in due colori (rosso e blu), al costo di 149,99 euro, 'Mio Phone' è dotato di sistema operativo Android e ha oltre 70 giochi e applicazioni già installate. La scheda tecnica prevede uno schermo HD da 5.0 pollici di ampiezza, un processore Quad Core con 1GB di RAM ed 8GB di memoria interna (espandibile tramite microSD), fotocamera posteriore da 5.0 megapixel ed anteriore da 2.0 megapixel e batteria da 2.100mAh.

'Ad oggi - spiega Franco Lisciani, a capo del gruppo Lisciani - impedire ai nostri figli di venire a contatto prematuramente con la tecnologia è quasi impossibile. Basti pensare che, secondo un recente studio effettuato dalla Einstein Medical Center di Philadelphia, il 33% dei bambini statunitensi, al di sotto di un anno, interagisce spesso e volentieri con un tablet o uno smartphone. In Italia la tendenza non è affatto diversa. Secondo Eurispes, infatti, questa percentuale sale al 38% raggiunti i due anni di vita. A 8 anni addirittura il 72% gioca regolarmente con i dispositivi dei genitori. Quindi è normale che a 6 anni chiedano già un cellulare'.