Samsung intende scoprire a tutti i costi le cause, molto probabilmente legate ad un difetto alla batteria, che hanno imposto il ritiro definitivo dal mercato del
Galaxy Note 7, lo smartphone di fascia alta su cui la società aveva puntato per trainare le vendite durante la stagione autunnale.
D.J. Koh, presidente di Samsung Mobile, ha ammesso che tutti gli sforzi finora non hanno prodotto i risultati sperati e che ancora non sono state accertate le responsabilità nella vicenda. Per Samsung la posta in gioco è altissima, si tratta infatti non soltanto di recuperare la fiducia dei consumatori, ma anche di evitare che incidenti simili possano ripetersi in futuro.
La società è riuscita ad ottenere 90 dei 119 Galaxy Note 7 che si sono incendiati in tutto il mondo, sui 55 esemplari già esaminati è stato accertato il difetto alla batteria. Le indagini sono così importanti che Samsung avrebbe addirittura interrotto per due settimane lo sviluppo del
Galaxy S8, in modo da disporre di un numero maggiore di ingegneri che possano dedicarsi allo studio dei Galaxy note 7 esplosi.