Lo studio legale Keller Rohrbach di Seattle sta valutando la possibilità di citare Samsung, ritenendo che le rotture della lente della fotocamera posteriore registrate su numerosi
Galaxy S7 e i
Galaxy S7 Edge, senza alcuna causa apparente, siano da imputare ad un difetto di fabbricazione.
La società coreana finora ha rifiutato ogni addebito, sottolineando che danni di questo genere di verificano soltanto a seguito di uno stress meccanico e che non sono riconducibili a difetti congeniti negli smartphone. Per la riparazione della lente della fotocamera, negli USA, viene chiesto il pagamento di 70 dollari.
Samsung in effetti potrebbe avere ragione, da un esame empirico delle casistiche sembra che la rottura avvenga soprattutto utilizzando cover protettive troppo strette, che finiscono per comprimere la scocca e il vetro della fotocamera posteriore. Questo spiegherebbe come mai ad alcuni clienti la fotocamera si è incrinata di nuovo dopo essere stata riparata.