L'esperto in sicurezza informatica Roee Hay rivela di aver identificato due vulnerabilità sugli smartphone OnePlus
3 e
3T che consentono di bypassare le restrizioni del bootloader per eseguire codice maligno all'insaputa dell'utente.
La prima vulnerabilità è presente nelle versioni dalla 3.2 alla 4.0.1 (quindi non sulla
4.0.3 appena rilasciata, nè sulla precedente
4.0.2) del software Oxygen installato sui due smartphone, la seconda affligge invece tutte le versioni del software e con molta probabilità sarà risolta con il prossimo aggiornamento.