Huawei alla fine ha ammesso di aver utilizzato più di un fornitore per le memorie da impiegare sui nuovi
P10 e
P10 Plus, ipotesi emersa in questi giorni a seguito delle
discrepanze nei benchmark riscontrate da alcuni utenti.
In una nota la società sostiene che rivolgersi a più di un fornitore, scelto comunque in base a criteri di affidabilità, rientra in una pratica diffusa nel settore e serve a garantire il giusto equilibrio fra esperienza utente, qualità e sostenibilità nell'approvigionamento.
L'impiego di memorie diverse, con prestazioni differenti, sta avvenendo senza una logica precisa, di conseguenza Huawei riconosce che non c'è alcun modo per il cliente di sapere cosa ci sia all'interno del proprio smartphone, se non effettuando un benchmark dopo l'acquisto.
Nelle specifiche tecniche ufficiali, per lo meno quelle con cui lo smartphone era stato annunciato a fine febbraio, c'era un riferimento preciso alle memorie UFS 2.1, per cui non tutti gradiranno trovarsi con memorie UFS 2.0 o addirittura eMMC di tipo meno performante.