OnePlus
6 riconosce l'esistenza della falla software sul bootloader emersa ieri, che di fatto consente di prendere il controllo totale dello smartphone, nel bene e nel male. Il bug è stato scoperto dallo sviluppatore Jason Donenfeld, presidente di Edge Security.
Fortunatamente, per utilizzare la vulnerabilità, bisogna disporre fisicamente dello smartphone e collegarlo, almeno la prima volta, ad un computer. Questo limita di conseguenza la portata del problema, rendendo impossibile un intervento a distanza, all'insaputa dell'utente.
La casa madre dichiara di tenere nella massima considerazione la sicurezza dei propri smartphone e di aver già contattato l'autore della scoperta. Un aggiornamento software risolutivo su OnePlus 6 sarà rilasciato al più presto possibile.