Tim ha raggiunto una accordo con i sindacati, per agevolare le modalità di lavoro dei suoi circa 700 dipendenti di Genova e della provincia a seguito del crollo del ponte Morandi.
Nel dettaglio il protocollo d'intesa prevede l'adozione di misure straordinarie di carattere temporaneo finalizzate a ridurre i disagi dei dipendenti sia negli spostamenti casa-lavoro, sia per quelli relativi allo svolgimento dell'attività professionale, con l'intento di contribuire in questo modo a dare una risposta concreta allo stato di emergenza della città.
Gli ambiti di intervento dell'accordo riguardano: la flessibilità degli orari di ingresso, l'ampliamento delle opportunità di ricorso al lavoro agile (da casa o presso una sede aziendale più vicina), l'introduzione di navette per ridurre l'utilizzo di mezzi propri, la variazione temporanea del posto di lavoro e la possibilità per i lavoratori part-time di modulare la propria prestazione lavorativa settimanale in maniera diversa, concentrando la stessa solo su alcune giornate. Per il personale tecnico, inoltre, l'azienda ha dato disponibilità a valutare le richieste di custodia temporanea dell'auto di servizio presso sedi più prossime al domicilio.
'Di fronte alla tragedia del ponte Morandi a Genova, Tim ha espresso i suoi due valori fondamentali: mettere le proprie competenze al servizio del paese, ripristinando in tempi brevissimi tutte le comunicazioni per Genova e prendersi cura delle sue persone attraverso le migliori scelte per ridurre i disagi con soluzioni flessibili e innovative per i lavoratori, in pieno accordo con i sindacati', ha commentato Riccardo Meloni, responsabile risorse umane di Tim.