A novembre dello scorso anno in Europa è passata una normativa che impone alle aziende di assegnare ai propri prodotti che appartengono alla categoria dell'elettronica di consumo un indice di riparabilità, un valore da 0 a 10 che rappresenta il grado di difficoltà nell'effettuare riparazioni.
Più è alto il punteggio, più sarà facile porre rimedio ad eventuali problemi hardware che dovessero insorgere durante il ciclo di vita del prodotto.
Apple in Francia è la prima azienda del settore ad uniformarsi a questa disposizione, con la pubblicazione dell'indice di riparabilità per gli smartphone della gamma iPhone e i portatili MacBook
Ad influire sul punteggio elementi quali la facilità con cui è possibile smontare un prodotto, la disponibilità di pezzi di ricambio e il loro prezzo, gli aggiornamenti software e il supporto tecnico. Purtroppo sono le aziende produttrici ad auto assegnarsi il punteggio, rendendo poco attendibile questo indicatore.