Prosegue senza soste la battaglia di
TelefonoBlu contro le compagnie telefoniche nazionali: solo nell'ultimo mese sono stati oltre 3000 gli utenti che si sono rivolti all'associazione dei consumatori da ogni parte d'Italia per denunciare problemi. Le problematiche più frequenti, si legge in un comunicato di TelefonoBlu, riguardano i consumatori che hanno aderito a proposte contrattuali di operatori telefonici concorrenti di Telecom che, prevedono la suggestiva e allettante proposta di non pagare il canone Telecom. Quando poi, successivamente, rilevano disservizi di vario genere con problematiche rilevanti tra cui spesso, il distacco totale da Telecom e la richiesta di nuovo allaccio con il pagamento di 150,00 euro circa. In questi casi capita spesso che le società si accusino l'una l'altra ma il disservizio grava, comunque, sugli utenti.
Rilevante anche la questione relativa alle discutibili modalità di sottoscrizione contrattuale con nuovi operatori telefonici, che avviene tramite una sorta di registrazione telefonica. Troppo spesso questo determina una scarsa garanzia per l'utente che non ha un referente ben definito e rintracciabile con promesse che poi non vengono mantenute e con registrazioni, poi, differenti dagli accordi precedenti. Ciò determina una situazione per cui, in caso di problemi, il consumatore, non sa più a chi deve rivolgersi e anzi si trova a dover interloquire con più e differenti operatori telefonici che ovviamente non hanno una conoscenza precisa del caso e, quindi, ad ogni richiesta di chiarimenti danno risposte sempre differenti. Ulteriore problematica sulla quale l'associazione si sta battendo è quella relativa all'abolizione dei costi di ricarica sulla telefonia mobile; tali costi di ricarica sono una ulteriore tassa ed un guadagno enorme per le società di telefonia mobile non giustificato in modo alcuno.