
Tim - a Torino la rivoluzione digitale per cittadini e imprese
23 Novembre 2017 | PuntoCellulare.it
TIM CERCA Visite virtuali in musei distanti migliaia di chilometri, guida in sicurezza grazie ad uno smartwatch. E ancora, ottimizzazione della mobilità e della sicurezza urbana e uso di big data e intelligenza artificiale per aiutare le aziende ad interagire meglio con i loro clienti. Sono soltanto alcuni dei temi e delle applicazioni presentate questa settimana al Tim Open Lab di Torino e che faranno parte della nostra prossima digital life.

L'occasione ha consentito di conoscere le frontiere più all'avanguardia della smart life e le sfide alle quali imprese e istituzioni sono chiamate a rispondere velocemente per offrire servizi personalizzati e corrispondenti alle esigenze di cittadini e clienti sempre più connessi alla rete. In questo contesto Tim gioca un ruolo da protagonista ponendosi al centro dell'ecosistema per la trasformazione digitale del paese.
'Per permettere questa trasformazione digitale - continua Genish - sono necessarie reti che non si limitino a offrire capacità e copertura, ma garantiscano alti livelli di velocità per l'utilizzo di applicazioni in tempo reale, sicurezza e affidabilità, per offrire la quality of experience in un mondo digitale. Alla base di ciò, accanto agli investimenti, sono necessari know-how ed esperienza, e Tim è nella condizione di guidare questa trasformazione digitale anche grazie ai 4 miliardi di euro investiti - la cifra più alta in Italia. Abbiamo poi un'eccellente risorsa che è il Tim Open Lab di Torino, il secondo laboratorio di ricerca e sviluppo in Europa e il primo per numero di brevetti registrati nel settore delle telecomunicazioni mobili. Oltre 1000 persone lavorano ogni giorno in collaborazione con centinaia di partner - tra università, realtà industriali, istituzioni e venture capital - allo sviluppo delle piattaforme aperte necessarie per la terza era di Internet.SEGUICI SU
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L'occasione ha consentito di conoscere le frontiere più all'avanguardia della smart life e le sfide alle quali imprese e istituzioni sono chiamate a rispondere velocemente per offrire servizi personalizzati e corrispondenti alle esigenze di cittadini e clienti sempre più connessi alla rete. In questo contesto Tim gioca un ruolo da protagonista ponendosi al centro dell'ecosistema per la trasformazione digitale del paese.
'Stiamo entrando nella terza fase della trasformazione digitale. All'inizio si trattava di connettere fra loro le persone poi, negli anni 2000 con l'arrivo sul mercato di smartphone e tablet, l'industria si è concentrata sulla capacità di banda. Oggi dobbiamo creare la 'società Gigabit' basata su infrastrutture e applicazioni adeguate, che avrà un impatto positivo sia sull'economia - portando a un incremento di efficienza e produttività - sia sul nostro stile di vita. Questo cambiamento si basa su tre pilastri: intelligenza artificiale, realtà virtuale e robotica che ogni anno registrano forti riduzioni dei costi raddoppiando al contempo le loro prestazioni, e che uniti al trilione di sensori installati entro il 2025 permetteranno un'interazione continua tra persone, oggetti e l'ambiente che ci circonda. Un processo che darà il via a un'importante trasformazione digitale in tutti i settori e nella vita di tutti noi. Svilupperemo reti sempre più intelligenti per case ed edifici connessi, smart home, servizi di e-health ed e-education basati sulla realtà virtuale, automobili connesse e virtual shopping', dichiara Amos Genish, amministratore delegato di Tim.
'Per permettere questa trasformazione digitale - continua Genish - sono necessarie reti che non si limitino a offrire capacità e copertura, ma garantiscano alti livelli di velocità per l'utilizzo di applicazioni in tempo reale, sicurezza e affidabilità, per offrire la quality of experience in un mondo digitale. Alla base di ciò, accanto agli investimenti, sono necessari know-how ed esperienza, e Tim è nella condizione di guidare questa trasformazione digitale anche grazie ai 4 miliardi di euro investiti - la cifra più alta in Italia. Abbiamo poi un'eccellente risorsa che è il Tim Open Lab di Torino, il secondo laboratorio di ricerca e sviluppo in Europa e il primo per numero di brevetti registrati nel settore delle telecomunicazioni mobili. Oltre 1000 persone lavorano ogni giorno in collaborazione con centinaia di partner - tra università, realtà industriali, istituzioni e venture capital - allo sviluppo delle piattaforme aperte necessarie per la terza era di Internet.SEGUICI SU
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