Fastweb - approvata la relazione semestrale al 30 giugno 2010

30 Luglio 2010 - PuntoCellulare.it
Il consiglio di amministrazione di Fastweb ha approvato ieri la relazione semestrale al 30 giugno 2010. Alla luce dei risultati del secondo trimestre, la guidance sull'anno - per quanto sfidante - è confermata. La crescita netta dei clienti broadband nel primo semestre è stata pari a 50.000 abbonati, portando il numero complessivo dei clienti al 30 giugno 2010 a 1.693.800 con un incremento del 3% rispetto al dato di fine 2009. Resta sostanzialmente immutata la ripartizione fra clientela residenziale e business (rispettivamente 80% e 20%).

Per quanto riguarda i clienti del servizio mobile, rivolto prevalentemente alla customer base di Fastweb, la crescita è stata pari a 80.000 nuove Sim attive nel semestre. Le SIM attive al 30 giugno 2010 erano pari a 290.000, in progresso del 38% rispetto alle 210.000 al 31 dicembre 2009 (Consumer e SME). L'amministratore delegato ad interim, Carsten Schloter, ha così commentato i risultati: 'Analizzando la performance al 30 giugno, possiamo constatare come le dinamiche di crescita dei ricavi e dei margini ricorrenti siano intatte, nonostante le difficoltà che l'azienda ha incontrato durante il primo semestre'.

Nei primi sei mesi dell'anno i ricavi consolidati sono ammontati a 934,7 milioni di euro, con un incremento di circa il 2% rispetto al dato di 918,8 milioni di euro nel corrispondente periodo dell'anno precedente. Nel secondo trimestre i ricavi consolidati sono stati pari a 472,4 milioni di euro, sostanzialmente invariati rispetto a 474,5 milioni nel corrispondente periodo 2009. I ricavi del secondo trimestre 2009 includevano una posta non ricorrente di 20 milioni di euro relativa alla realizzazione di un'infrastruttura di rete per un cliente del segmento Corporate, escludendo la quale i ricavi del primo semestre 2010 hanno registrato un aumento del 4% rispetto allo stesso periodo 2009. Nel loro complesso, i clienti business (Corporate, SME e Wholesale) hanno contribuito per il 62% ai ricavi del trimestre, mentre quelli consumer per il 38%.
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