Il particolare schermo a doppia curvatura che contraddistingue il nuovo
Galaxy S6 Edge implica un complesso processo produttivo, una delle fasi più critiche prevede che lo schermo venga scaldato ad una temperatura di 800 gradi prima di essere inserito di una pressa. Il pezzo così ottenuto viene lavorato con un macchinario a controllo numerico di elevata precisione che impiega 40 minuti a lucidare i bordi, poi vengono applicati alcuni strati di speciali prodotti per migliorare la resa dello schermo.
Secondo le stime la procedura comporta un costo complessivo di fabbricazione di circa 26 dollari, purtroppo la percentuale di schermi che non supera i controlli di qualità è molto alta, attorno al 40-50 per cento. Proprio per questo motivo Samsung sarebbe alla ricerca di nuovi partner a cui delegare la produzione degli schermi del Galaxy S6 Edge, in modo che la scarsa disponibilità di questo componente chiave non rappresenti un limite alla disponibilità sul mercato dello smartphone.